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I miei pazienti l'hanno capito, il mio personale l'ha capito, io l'ho capito: bisogna passare al digitale!

Intervista al Dott. Jonathan L. Ferencz D.D.S., F.A.C.P –, un sostenitore dell'odontoiatria digitale e una vera autorità in questo campo

Nel settembre 2014 è stato inaugurato il Comitato consultivo dei dentisti di 3Shape. Dodici eminenti professionisti del settore dentale che rappresentavano Australia, Brasile, Danimarca, Francia, Corea del Sud, Spagna, Svizzera e Stati Uniti sono stati invitati da 3Shape per comporre il Consiglio. Un eminente professionista ed esponente dell'odontoiatria digitale Jonathan L. Ferencz D.D.S. degli Sati Uniti è stato nominato presidente del Comitato.

Il gruppo si è riunito per due giorni a Copenaghen, Danimarca, per discutere

le tendenze nella tecnologia digitale e lo sviluppo dei prodotti di 3Shape, nonché per aiutare l'azienda a raggiungere il nostro obiettivo di migliorare la qualità delle cure per i pazienti.

Tutti i membri del Comitato sono utilizzatori leader rispettati di soluzioni digitali per il settore dentale e di tecnologia di scansione intraorale. I membri utilizzano una vasta gamma dei sistemi digitali per il settore dentale disponibili sul mercato, non necessariamente gli scanner intraorali 3D ed il software CAD/CAM di 3Shape.

Dopo le riunioni, il Dott. Ferencz ha dedicato alcuni minuti a 3Shape per parlare sull'odontoiatria digitale, un argomento di cui è molto appassionato.

Il Dott. Il Dott.

Jonathan L. Ferencz D.D.S., F.A.C.P. è professore clinico di prostodonzia presso la New York University College of Dentistry e professore a contratto di odontoiatria restaurativa presso la University of Pennsylvania School of Dental Medicine.

Come ha fatto i primi passi nel mondo dell'odontoiatria digitale?

Dott. Ferencz: “La mia prima esperienza nell'utilizzo di tecnologie digitali fu nel 1970 quando ascoltai la conferenza di Francois Duret a New York. All'inizio degli anni '70 Duret tenne un discorso su CAD/CAM. Non aveva un computer. Non disponeva della tecnologia di scansione per supportare CAD/CAM. Ma aveva il concetto.

A quel tempo, tale tecnologia sembrava una forma di magia. Tuttavia, fu solo negli anni '90 che il Prof. Mörmann ed il Dott. Matts Andersson svilupparono in maniera indipendente soluzioni CAD/CAM.

All'epoca ero utente degli impianti Nobel BioCare, facevo consulenza per Nobel ed alla fine mi dedicai alle protesi dentarie. E quella fu probabilmente la prima volta nella mia pratica clinica in cui cominciai ad utilizzare le tecnologie CAD/CAM.

In quel momento, scansionavamo i modelli in un modo molto primitivo. Utilizzavamo un contact probe per scansionare un moncone per digitalizzarne la geometria al fine di fresare una cappetta in zirconia o in allumina per poi completare manualmente la lavorazione della protesi.

Tutto ciò stuzzicava la mia curiosità. Visto che ho un forte background in scienza e tecnologia, fui fortemente attratto da questa nuova tecnologia.

All'inizio della mia esperienza con le scansioni intraorali mi resi conto che la curva di apprendimento era molto lunga. La curva di apprendimento era così lenta che dovetti comprare telefoni con viva voce per entrambi i laboratori per consentire ai miei tecnici di chiamare il supporto tecnico ed essere in grado di parlare e progettare le corone allo stesso tempo. Realizzammo i primi cento casi al telefono.”

3Shape: Perché nonostante il numero di difficoltà incontrate ha deciso di continuare?

Dott. Ferencz: “Sapevo che avrebbe potuto funzionare. Ancora oggi c'è qualcosa di magico nel poter fornire una corona così rapidamente e senza dover utilizzare un modello.

I miei pazienti l'hanno capito, il mio personale l'ha capito, io l'ho capito!

Abbiamo guadagnato l'approvazione di tutti nella mia clinica: dal personale della reception ai dottori e pazienti. Infatti, i pazienti ne sono molto entusiasti, è stupefacente.

Ho una base pazienti molto stabile. Li curo da molto tempo e la maggior parte delle loro protesi sono state create nel modo tradizionale. I pazienti conoscono il colore ed il sapore del materiale per le impronte che utilizziamo, e ciò è la parte della visita che apprezzano meno.

Sono un medico molto esigente, perciò se sbaglio una impronta ne prendo un'altra. Se anche la seconda volta non sono soddisfatto, ne prendo una terza.

Ma quando un odontotecnico dice che è necessario prendere nuovamente l'impronta, i pazienti cominciano a porsi domande. Chiedono: "Cos'è successo?", "Non è venuta bene?", "Ha sbagliato qualcosa?" "Ha sbagliato qualcosa?"

Ciò, credo, sia un ostacolo per la maggior parte degli odontotecnici. Gli odontotecnici non vogliono più prendere le impronte tradizionali perché richiedono più tempo. Gli assistenti non vogliono prenderle perché hanno paura delle domande dei pazienti.

La digitalizzazione ha cambiato tutto. Ciò è certamente un vantaggio. Un altro vantaggio, se si dispone di un laboratorio odontotecnico interno, è l'assenza dei provvisori. Non importa quanto siete bravi a fare i provvisori: gli elementi provvisori si rompono e di tanto in tanto fuoriescono.

Inoltre, un altro vantaggio dell'odontoiatria immediata, di cui mi sono reso conto subito, è la riduzione della sensibilità post-operativa. Visto che il paziente non porta una protesi dentale provvisoria ci sono meno irritazioni sul tessuto molle.

La situazione è questa: il dentista non deve acquisire le impronte tradizionali ed il laboratorio interno non deve produrre protesi dentali provvisorie. È troppo facile. Perché non lo fanno tutti?”

3Shape: Buona domanda. Perché non lo fanno tutti?

Dott. Ferencz: Quando si tenta di apportare cambiamenti al settore dentale, è necessario che gli eccezionali medici di alto livello li sostengano. È come, se vuoi vendere una nuova racchetta da tennis, non chiederesti il peggior giocatore del club di giocarci.

Essendo odontotecnico, so che quando si fa una presentazione di odontoiatria digitale, l'odontotecnico non è necessariamente incuriosito dalla tecnologia stessa, gli interessa di più la qualità della protesi. Se la protesi è eccezionale, allora l’odontotecnico si interessa a come è stata fatta.

Se la protesi è ordinaria, se ne va. Non vuole fare conversazione.

Nell'odontoiatria non c'è un organismo di regolamentazione che decide quando apportare i cambiamenti. Anche, quando si tratta di qualcosa, come la radiografia digitale, dove i vantaggi per il paziente, per l'ambiente, per il dentista sono enormi perché non cominciano subito ad utilizzarla tutti? Nessuno lo richiede.

In ambiente ospedaliero, se l'ospedale dice che le protesi dell'anca devono essere fatte in titanio tutti le faranno in titanio.

Tuttavia, se un dentista vuole fare le impronte con impiego di fasce in rame può continuare a farle, nonostante evidenti imprecisioni inerenti alle impronte tradizionali.

Hanno paura del cambiamento, dei costi, della confusione. Perché lo devo comprare? Devo comprare un sistema intero? Forse non voglio comprare una fresatrice e fresare nel mio studio. Il percorso che porta alla decisione di acquistare non è facile, inoltre, c'è tanta disinformazione sul mercato. Una disinformazione enorme.”

Da dove viene la disinformazione?

Dott. Ferencz: “I corsi di laurea in odontoiatria negli Stati Uniti non sono cambiati molto negli ultimi 50 anni. Non sono stati rivisti. Li hanno solo ampliati. Allora, considerando le novità degli ultimi 50 anni (impianti dentali, ceramica, nuovi materiali), come è evoluto il corso di laurea quadriennale in odontoiatria? È stato ampliato a cinque o sei anni?

No, sono ancora quattro anni. È stato tolto qualcosa? Magari la chirurgia orale o qualche altra materia? No, continuano semplicemente ad aggiungere materie. Quindi gli studenti di odontoiatria hanno sempre meno esperienza clinica.

Allora, cosa fanno i dentisti quando hanno un quesito clinico? Non vanno all'università a porlo al loro professore di clinica perché è troppo imbarazzante. Non chiamano un amico, significherebbe che riconoscono di non sapere qualcosa. Chiamano un tecnico di laboratorio perché è una persona di cui possono avere fiducia.

I dentisti chiamano i loro tecnici per fare domande sui materiali: come gestirli; quale cemento utilizzare con uno specifico tipo di ceramica. Finiscono per chiedere ai loro tecnici se devono investire in CAD/CAM.

E poiché il tecnico medio, da un piccolo laboratorio familiare, non sa come adattarsi al progresso digitale, potrebbe rispondere che le impronte digitali non sono ancora sufficientemente affidabili.

3Shape: Allora molti laboratori non hanno ancora compreso i vantaggi dell'odontoiatria digitale?

Lee Culp, il membro del Comitato consultivo dei dentisti di 3Shape, che ha un laboratorio a Chapel Hill, ha adottato la tecnologia digitale ed il volume della sua attività è esploso. Ma ci sono molti laboratori medi che chiudono perché non sanno come adattarsi alla tecnologia digitale. Non sanno cosa comprare, come fare un investimento.

Paragono sempre l'odontoiatria digitale alla fotografia digitale ed all'industria informatica. Quante persone hanno dubbi perché “So che l'anno prossimo tutto sarà cambiato.” Sono proprio queste persone che non passano mai al digitale.

Credo che i laboratori rappresentino un enorme potenziale per l'odontoiatria digitale. Penso che i laboratori devono riconoscere che sono consulenti dei loro dentisti e, credo, che debbano cercare modi per cooperare con loro.

Credo che ci siano tanti modelli possibili. Ora se ci mettiamo a pensare, potremmo elaborare cinque o sei modelli diversi.…

In una città come New York, dove lavoro io, ci sono probabilmente 200 dentisti per ogni isolato. Un tecnico di laboratorio con una fresatrice potrebbe ricevere le scansioni da queste 200 cliniche. Potrebbe avere un corriere per fare le consegne.

I dentisti potrebbero avere i vantaggi dell'odontoiatria immediata senza utilizzare la fresatrice, senza effettuare la progettazione e senza problemi.”

3Shape: In che modo le scansioni intraorali si sono dimostrate vantaggiose per la sua clinica?

Dott. Ferencz: “Ho pazienti che aspettavano che passassi agli scanner intraorali. Scansiono i denti dei pazienti per produrre le strutture provvisorie e scansiono le preparazioni perché ora sono capace di farlo molto facilmente.

Avete un’idea di quanto tempo ci vuole per farlo con le impronte tradizionali? Le scansioni vengono subito visualizzate sullo schermo del mio tecnico di laboratorio.

Le impronte digitali devono contribuire al miglioramento dell'odontoiatria. Non sei solo tu ed il tuo tecnico – ora siete sei persone a visualizzare una scansione – ciò rende le modifiche più agevoli. Ci si avvicina quasi alla perfezione. Ci si avvicina quasi alla perfezione.

Per quanto riguarda la diagnostica, i pazienti non capiscono i wax-up diagnostici e non comprendono perché sono di colore verde. Chiedono: “Avrò i denti verdi?” È comico. È comico.

Con il digitale è possibile visualizzare il trattamento proposto. Posso spostare tutto, modificare la forma del dente. I pazienti ne rimangono meravigliati.

Ai vecchi tempi, un paziente avrebbe dovuto credermi se gli avessi detto che il suo molare era rotto. Ora glielo posso mostrare sullo schermo in 30 secondi. Se hanno lesioni nella cavità orale, eseguo la scansione della lesione sul paziente. Perché, come sapete, ultimamente c’è una preoccupazione crescente nei confronti del cancro del cavo orale.”

3Shape: Allora il passaggio al digitale ha migliorato la sua attività?

Dott. Ferencz: “L'odontoiatria digitale ha fatto una differenza enorme per la creazione delle corone. Ma l'impatto che ha avuto sull’implantologia odontoiatrica è ancora più grande!

L'utilizzo delle impronte tradizionali per le protesi implantari aumenta la possibilità di imprecisioni. Non è possibile acquisire con precisione le posizioni degli impianti e l'angolazione. C'è quasi sempre qualche imprecisione, nella maggior parte dei casi il risultato è buono.

Con il digitale, non c'è alcuna possibilità di imprecisioni. Le impronte digitali sono completamente corrette. E sono di eccezionale valore.

Ho ancora pazienti che pensano che una protesi sia migliore se fatta a mano. In realtà è il contrario. È migliore se fatta dalla macchina!”

3Shape: Non voglio sembrare brusco, ma il passaggio al digitale ha cambiato la sua vita?

Dott. Ferencz: “Da quando sono passato al digitale, ho viaggiato molto di più che in passato. Faccio conferenze e consulenza, e sono più spesso fuori dall'ufficio. Ho molto più tempo libero e la mia produttività è la stessa, anzi migliorata da quando sono passato al digitale. Anche il numero dei nuovi clienti è aumentato perché i pazienti ne parlano.”

3Shape: Come pensa sia andato l'incontro del Comitato consultivo dei dentisti di 3Shape?

Dott. Ferencz: “Il modo in cui i dentisti trattano i loro pazienti è cambiato radicalmente negli ultimi anni soprattutto grazie alla tecnologia digitale. I flussi di lavoro digitali consentono ai professionisti odontoiatrici di lavorare in maniera più efficiente e precisa, e la gestione digitale dei casi, come ho menzionato, in molti casi supera la qualità del trattamento tradizionale.

Sono convinto che la riunione del comitato consultivo che abbiamo avuto aiuterà a migliorare ulteriormente le cure dei pazienti, nonché rafforzare la posizione di 3Shape come leader del settore. La riunione ci ha mostrato la passione di 3Shape, la loro volontà non solo di ascoltare le competenze e visioni dei professionisti riuniti ma anche il loro impegno ad agire e ad applicare le nostre raccomandazioni per creare le migliore soluzioni e per migliorare le cure dei pazienti.

È interessante constatare che la passione dei clienti 3Shape per l'azienda è analoga alla passione degli utenti Apple per i prodotti Apple. 3Shape come Apple punta all'innovazione. E come Apple si impegna a rendere i propri prodotti più utili, più produttivi e persino belli a vedersi."”

Jonathan L. Ferencz, DDS

Jonathan L. Ferencz, DDS

Jonathan L. Ferencz, DDS, è un protesista certificato che dirige una clinica privata con sede a New York. Inoltre, è professore clinico di protesi presso la New York University College of Dentistry e professore aggiunto di odontoiatria restaurativa alla University of Pennsylvania School of Dental Medicine. È membro ed ex presidente della Greater New York Academy of Prosthodontics e della Northeastern Gnathological Society, è membro della American Academy of Prosthodontic e della New York Academy of Dentistry, membro della American Academy of Restorative Dentistry e della American Academy of Fixed Prosthodontics. È anche un ex presidente della American College of Prosthodontists. Oltre a dedicardi alla sua clinica privata e all'insegnamento a tempo parziale, il Dott. Ferencz ha tenuto conferenze in tutto il Nord America, in America Latina, Europa ed Asia È autore di oltre 25 articoli pubblicati in letteratura dentale, ed è stato un revisore di tre riviste di odontoiatria protesica. Il suo libro di testo High-Strength Ceramics: Interdisciplinary Perspectives (Ceramica ad elevata resistenza: prospettive interdisciplinari), editori J.L. Ferencz, N. Silva eJ. M. Navarro, è stato pubblicato nel 2014 da Quintessence Publishing Co.

È stato premiato con la medaglia "David Kriser Medal of NYU College of Dentistry", ha ricevuto i seguenti premi: il maggior premio alla carriera "Greater NY Academy of Prosthodontics Achievement Award ", il premio per l'eccellenza dell'insegnamento "Distinguished Lecturer Award", il premio per l’eccellenza del servizio "American College of Prosthodontists Distinguished Service Award", il premio per l'eccellenza dell'insegnamento "American College of Prosthodontists Distinguished Lecturer Award" ed il premio "Founders Society Award"..